Landolfi, Santi e la “terza generazione”: memorie di vizi e notti di luna
di ANTONIO TARANTINO
«Pochissimi sanno chi è Landolfi, specialmente tra quelli che hanno letto i suoi libri. Ma degli uomini si avvertono, di solito, i miti che ognuno più o meno volontariamente si crea: a pochi è dato andar oltre. Indubbiamente, Tom è di quegli uomini davanti ai quali si può essere puri di atteggiamenti: proprio l’ultima cosa, questa, che potevo pensare qualche anno fa» (1).
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